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Palazzo Bonadì
non è per tutti.
È per chi
accetta la sfida
del disordine
poetico.
Per chi sceglie
di abitare l’incertezza
e di vivere l’opera
come luogo mutevole,
stratificato,
vivo.

Palazzo Bonadì
non è per tutti.
È per chi
accetta la sfida
del disordine
poetico.
Per chi sceglie
di abitare l’incertezza
e di vivere l’opera
come luogo mutevole,
stratificato,
vivo.

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Palazzo Bonadì nasce dall’incontro di tre distinte personalità (BO - NA - DI’) accomunate da una spiccata vocazione al sogno. Il risultato è qualcosa di indefinibile da raccontare alla stregua dei sogni: impossibili da descrivere, senza perdere in poliedricità’, bellezza e significato. Perchè Palazzo Bonadí è un unicum, un gesto di sana follia ed amore per la vita e l’arte e come tale irripetibile. Opera d’arte totale, dove tutto è stato pensato, progettato, arredato e riempito di opere d’arte realizzate appositamente.

Palazzo Bonadì. La dimora delle visioni. Tre piani. Tre esperienze.

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Ho reso l’edificio un manifesto vivente ed esperibile della sua poliedricità professionale e trasversalità creativa, in cui la mia visione artistica multidisciplinare si concretizza. Ho realizzato un’opera d’arte evocativa sulla facciata del palazzo storico dove le finestre non si affacciano soltanto sulla strada. Si affacciano sul sogno, sull’immaginazione, sulla possibilità.

Quelle finestre, vere e finte, luminose e silenti, sembrano cadute dal cielo, come pensieri dispersi, come idee che cercano un posto dove abitare. E lo hanno trovato. Tutto è stato creato per essere toccato, abitato, reinterpretato. A PALAZZO BONADÌ la bellezza non è immobile. È dialogo. È movimento. È stratificazione di storie.

Tre piani. Tre esperienze. Un’unica voce che sussurra: lasciati andare. Il piano terra è il salotto del mondo: aperto, vibrante, pronto ad accogliere progetti e incontri. I piani superiori, invece, sono rifugi.

Appartamenti di meraviglia, dove l’arte non è decorazione, ma compagna silenziosa e audace. Questo luogo non è per tutti e chi lo attraverserà, non sarà più lo stesso. Non è per chi cerca conferme. Non è per chi vuole certezze.

È per chi ama perdere l’orientamento. Per chi sa che l’arte, come la vita, è fatta di deviazioni, di aperture inattese, di finestre che rimbalzano dal cielo. PALAZZO BONADÌ è lì, ad aspettare chi vorrà farsi sorprendere. Perché alcune esperienze non si spiegano. Si vivono.

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“Ho reso l’edificio un manifesto vivente ed esperibile della sua poliedricità professionale e trasversalità creativa, in cui la mia visione artistica multidisciplinare si concretizza. Ho realizzato un’opera d’arte evocativa sulla facciata del palazzo storico dove le finestre non si affacciano soltanto sulla strada. Si affacciano sul sogno, sull’immaginazione, sulla possibilità.”
“Quelle finestre, vere e finte, luminose e silenti, sembrano cadute dal cielo, come pensieri dispersi, come idee che cercano un posto dove abitare. E lo hanno trovato. Tutto è stato creato per essere toccato, abitato, reinterpretato. A PALAZZO BONADÌ la bellezza non è immobile. È dialogo. È movimento. È stratificazione di storie.”
“Tre piani. Tre esperienze. Un’unica voce che sussurra: lasciati andare. Il piano terra è il salotto del mondo: aperto, vibrante, pronto ad accogliere progetti e incontri. I piani superiori, invece, sono rifugi.
“Appartamenti di meraviglia, dove l’arte non è decorazione, ma compagna silenziosa e audace. Questo luogo non è per tutti e chi lo attraverserà, non sarà più lo stesso. Non è per chi cerca conferme. Non è per chi vuole certezze.”
“È per chi ama perdere l’orientamento. Per chi sa che l’arte, come la vita, è fatta di deviazioni, di aperture inattese, di finestre che rimbalzano dal cielo. PALAZZO BONADÌ è lì, ad aspettare chi vorrà farsi sorprendere. Perché alcune esperienze non si spiegano. Si vivono.”
Peter Bottazzi
Maggio 2025

rooms
art
spaces

30 Maggio 2025
19:30
Inaugurazione
31 Maggio, 1 e 2 Giugno 2025
10:00 - 13:00 / 16:00-20:00
Incontro con l'artista
Dal 3 giugno 2025
Full time
Apertura al pubblico